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Studio Legale Mongelli
Non un semplice Studio Legale ma un moderno e efficiente network di professionisti esperti nella tutela dei diritti dei cittadini e delle imprese.
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Lavoriamo in Team al fine di garantire alla nostra clientela un servizio di alta qualità, professionale e unico nel panorama del diritto: siamo in grado di analizzare ed affrontare ogni questione giuridica a 360°.
Grazie all’apporto dei nostri partners tecnici (Biologi – Ingegneri – Commercialisti – Consulenti Immobiliari – Psicologi) forniamo la migliore consulenza possibile ottimizzando i costi per il cliente.
Analizziamo le questioni sia da un punto di vista giuridico che tecnico.
Anche per questo innovativo metodo di lavoro siamo stati inseriti tra gli studi legali dell’Anno 2019, grazie alle segnalazioni dei nostri clienti soddisfatti.
Con l’importante Sentenza n. 4283/2025 la Suprema Corte di Cassazione ha confermato i principi nomofilattici espressi in materia di omesso rispetto dei c.d. “obblighi informativi” da parte degli intermediari finanziari.
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Nel contributo si analizza, con spirito critico, il merito del contenzioso che vede contrapposti nelle aule
di giustizia il Medio Credito Centrale, quale gestore del fondo di garanzia pubblica per le PMI, e molti cittadini che hanno prestato ulteriori garanzie fideiussorie alle stesse PMI. La critica elaborata si
sviluppa su più livelli: dalla possibilità per MCC di utilizzare la procedura esecutiva esattoriale per recuperare le somme erogate a causa dell’attivazione della garanzia, alla violazione delle norme anticoncorrenziali che aggirano il termine decadenziale di sei mesi previsto dall’art. 1957 c.c. per l’attivazione della fideiussione. Pur nella consapevolezza che molta giurisprudenza ha posizioni definibili sinteticamente “pro banca”, lo sforzo critico compiuto appare meritevole di attenzione considerando che il dibattito intorno a queste problematiche appare tutt’altro che sopito.
Nell’articolo l’avv. Piero Mongelli analizza in modo critico il caso in cui un amministratore di condominio sia destinatario in proprio di sanzioni amministrative riferibili invece al condominio da egli amministrato.
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